America Indios Nambikwara (omaggio a Claude Lévi-Strauss)



Né uomini né donne portano vestìti; si distinguono dalle tribù vicine sia per il tipo fisico che per la povertà della loro cultura. La statura dei Nambikwara è piccola: m. i,6o circa per gli uomini, e m. 1,50 per le donne; e per quanto queste ultime, come tante altre Indiane sudamericane, non abbiano la vita molto sottile, le loro membra sono più gracili, le loro estremità più minute, e le loro attaccature più fragili di quanto si possa pensare. Sono tutti di pelle più scura; molti sono affetti da malattie epidermiche che ricoprono il loro corpo di chiazze violacee, ma negli individui sani, la sabbia in cui amano rotolarsi dà alla loro pelle un vellutato color nocciola che, soprattutto nelle donne giovani, è estremamente attraente. La testa è allungata, i tratti spesso fini e ben disegnati, lo sguardo vivo, il sistema pilifero più sviluppato che presso le popolazioni di ceppo mongolico, i capelli raramente di un nero deciso e poco ondulati. L'abbigliamento delle donne si riduceva a un filo di conchiglie legato attorno alla vita e a qualche altro portato a guisa di collana o di bandoliera; orecchini di madreperla o di piume, braccialetti tagliati nella corazza dell'armadillo e, a volte, qualche striscetta di paglia o di cotone (tessute dagli uomini) strette ai bicipiti o alle caviglie...
Claude-Lévi Strauss - Saudades do Brasil (Tristi Tropici)