L'amore materno presso gli Yanomami ha aspetti del tutto particolari. Premesso che la madre passa lunghe ore, anche di giorno, sdraiata sull'amaca, il corpo materno diventa la culla stabile, diurna e notturna, dell'infante ed anche la sede dei suoi bisogni corporali; la mamma gli soffia il nasino succhiando con le labbra il muco, gioca continuamente con il piccolo e quando deve spostarsi se lo assicura a tracolla con una speciale scorza di fibra battuta. L'allattamento si prolunga fino ai 2 - 3 anni, integrato con i comuni alimenti degli adulti.
(Mario Forno, Vita sociale dei Guaica, L'Universo 1966)
(Mario Forno, Vita sociale dei Guaica, L'Universo 1966)